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PER LA TUTELA DELLA SALUTE DI TUTTI LE ABITUDINI DOVRANNO CAMBIARE

Il Decreto legge n° 33 del 16 maggio 2020 all’articolo 1 comma 10 prevede che:

Le riunioni si svolgono garantendo il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Nello stesso decreto leggiamo il comma 2 del medesimo art. 1 a mente del quale: Fino al 2 giugno 2020 sono vietati gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Orbene alcune considerazioni, nell’immediato e con riserva di miglior precisazione a seguito di eventuali successivi chiarimenti o provvedimenti.

  • Al fine di evitare impugnazioni di eventuali condomini fuori regione con evidente impossibilità o difficoltà all’uscita dalla regione di residenza, è quanto mai più che opportuno convocare l’assemblea oltre la data del 2 giugno. (l’Amministratore conosce le singole residenze come esposte nel Registro Anagrafico).
  • La distanza interpersonale di almeno un metro comporta l’utilizzo di spazi ampi. Per fornire un elemento di misura (del tutto rivedibile a seconda della conformazione dei luoghi) ci si potrebbe riferire a circa 5 mq in media a persona. Pertanto, in uno spazio di 100 mq con scarsi arredi potrebbero alloggiarsi 20 persone.
  • la conformazione degli spazi ed il necessario movimento delle persone nell’aula è difficile che permettano il costante rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro ed è pertanto pressoché obbligatorio che i partecipanti siano muniti di mascherine e guanti di protezione. Sarebbe poi più che opportuna la presenza di personale addetto alla preparazione della sala (distanziamento e posizionamento delle sedute) ed alla partecipazione ordinata delle persone ed all’eventuale controllo sintomatico.
  • I guanti di protezione divengono necessari in considerazione di eventuali passaggi di carte e documenti da esaminare. Di conseguenza anche la presenza di soluzioni disinfettanti. Diversamente si dovrebbe impedire qualsiasi passaggio di documenti, denaro, titoli o altro.
  • È quindi più che opportuno cercare di prevenire, disciplinare o limitare il più possibile attività di scambio di documenti, assegni o denaro contante. A tal proposito si potrebbero indicare delle linee guida già nell’avviso di convocazione, per incentivare l’eventuale preventiva visione dei documenti o modalità di pagamento al di fuori della sessione assembleare.
  • È opportuno che gli spazi assembleari siano sufficientemente areati ed eventualmente dotati di protezioni ed accorgimenti per rendere agevole la discussione e l’ascolto; tipo microfoni o plexiglass. Ricordiamo che spesso molti condomini sono anziani con inevitabili problemi di udito specie in considerazione della distanza e delle mascherine.
  • I locali dovranno essere sanificati anche con particolare riferimento ai servizi igienici eventualmente a disposizione.
  • Gli spazi assembleari potranno anche essere nell’ambito degli studi professionali o diventare ambienti di lavoro anche per la presenza dei dipendenti dell’Amministratore. Sarà quindi doveroso verificare la sanificazione degli spazi, il tragitto sicuro dei partecipanti anche per quanto riguarda l’utilizzo dei servizi igienici ed altri accorgimenti necessari al mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro (si richiamano a tal proposito le linee guida della conferenza Stato Regioni per quanto agli uffici aperti al pubblico).
  • Sarà opportuno cercare il più possibile di circoscrivere le tematiche assembleari evitando durate eccessivamente prolungate con le conseguenti necessità di frequenti spostamenti.
  • Si raccomanda di prevedere nella lettera di convocazione le raccomandazioni e accorgimenti presi e da tenere.
  • Per eventuali assemblee all’aperto, Attenzione alla Privacy !

Bologna li, 17 maggio 2020