A cura del Presidente di ABICONF Dott. ANDREA TOLOMELLI e del Direttore del Centro Studi Nazionale Dott. VINCENZO VECCHIO
Siamo alle solite, il DECRETO LEGGE 124 del 26 ottobre 2019 all’articolo 4, con la previsione di “ritenute e compensazioni in appalti e subappalti ed estensione del regime di reverse charge per il contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera”, applicata al mondo del Condominio determinerà una preoccupante mole di lavoro per gli studi di Amministrazione di Condominio con un indubbio aumento delle spese per i singoli condomini ed un necessario stravolgimento delle modalità di gestione degli stabili in Condominio.
Si tratta di un provvedimento di difficilissima applicazione pratica che aumenterà non solo le responsabilità e soprattutto gli adempimenti burocratici con conseguente aggravio di costi per tutti. Tra l’altro il testo di legge, ad una prima lettura, pare di difficile – se non contrastante – applicazione rispetto allo specifico Istituto del Condominio negli Edifici ed alle operanti norme in materia di Privacy.
Dal primo gennaio, chi si avvale di una impresa per un appalto potrà essere chiamato a rispondere per il mancato versamento delle ritenute fiscali operate dall’impresa appaltatrice e dalle imprese subappaltatrici, nel corso di tutta la durata del contratto, sulle retribuzioni erogate al personale direttamente impiegato.
Una previsione che determinerà un incredibile aumento di lavoro per gli studi di Amministrazione dei condomini che saranno conseguentemente obbligati ad aumentare il proprio personale ed a richiedere maggiori compensi per la gestione annua e straordinaria dei Condominii gestiti.
Tutto ciò costerà tantissimo a tutti coloro che vivono in Condominio e determinerà preoccupanti problemi agli studi di amministrazione specie in un periodo d’inizio anno già molto impegnativo per le certificazioni per le detrazioni fiscali degli interventi edilizi soggetti ad agevolazione fiscale.
All’articolo 4 del decreto fiscale è previsto che, chi affida opere ad una impresa non si potrà limitare a pagare quanto dovuto per l’appalto, ma dovrà versare – tempestivamente – allo Stato le ritenute di acconto dovute dall’impresa per il personale dipendente direttamente impiegato nel Condominio.
Per capire cosa avverrà facciamo un semplice esempio.
L’ Amministratore di Condominio (vale anche per gli imprenditori) che ha appaltato dei lavori o servizi, per esempio di pulizia, manutenzione o altro, non dovrà pagare all’impresa il prezzo pattuito (ricordiamo al netto della trattenuta per la ritenuta d’acconto da versare all’Erario) ma, dovrà aspettare che l’impresa gli comunichi a quanto ammontano le ritenute sulla busta paga dei dipendenti utilizzati in quello specifico rapporto, che gli versi quanto indicato (oppure gli venga richiesta dall’appaltatore stesso una compensazione su quanto dovuto all’Impresa dal Condominio ed esigibile alla data) , a sua volta, provvederà al tempestivo versamento al fisco di tale importo. Tutto il meccanismo si basa su comunicazioni a mezzo posta elettronica certificata.
Questo meccanismo non si applica alle grandi imprese che nel biennio hanno versato ritenute per almeno 2 milioni di euro.
Verranno, pertanto, prevedibilmente danneggiate quelle piccole aziende con dipendenti che sono il cuore pulsante dall’economia che lavora nell’ambito condominiale.
Ancora un’altra previsione di competenze improprie che vengono addossate agli Amministratori di Condominio che già si sono dovuti far carico di prestazioni a favore dell’Erario, di servizi “bancari” e “postali” con le innumerevoli operazioni on-line ed ora anche del pagamento delle ritenute per le imprese appaltate. Siamo all’inverosimile !
Quanto alle regole di gestione dei Condomini, per rispettare le tempistiche previste dalla legge, e non incorrere nelle onerose sanzioni, dovranno necessariamente istituirsi e raccogliersi, per ogni gestione condominiale, sufficienti fondi cassa in aggiunta alle normali previsioni di bilancio.
CHIEDIAMO PERTANTO l’esclusione dei Condomini da questa previsione
Testo della normativa di riferimento:
DECRETO-LEGGE 26 ottobre 2019, n. 124
Art. 4
Ritenute e compensazioni in appalti e subappalti ed estensione del regime del reverse charge per il contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera 1. Al decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, dopo l’articolo 17 e’ inserito il seguente: “Art. 17-bis (Ritenute e compensazioni in appalti e subappalti ed estensione del regime del reverse charge per il contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera). – 1. In deroga alla disposizione di cui all’articolo 17, comma 1, i soggetti di cui all’articolo 23, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, residenti ai fini delle imposte dirette nello Stato, ai sensi degli articoli 2, comma 2, 5, comma 3, lettera d), e 73, comma 3, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che affidano il compimento di un’opera o di un servizio a un’impresa sono tenuti al versamento delle ritenute di cui agli articoli 23 e 24 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973, 50, comma 4, del decreto legislativo 15 dicembre 1997 n. 446, e 1, comma 5, del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, trattenute dall’impresa appaltatrice o affidataria e dalle imprese subappaltatrici, ai lavoratori direttamente impiegati nell’esecuzione dell’opera o del servizio. 2. L’obbligo di cui al comma 1 e’ relativo a tutte le ritenute fiscali operate dall’impresa appaltatrice o affidataria e dalle imprese subappaltatrici, nel corso di durata del contratto, sulle retribuzioni erogate al personale direttamente impiegato nell’esecuzione delle opere o dei servizi affidati. 3. L’importo corrispondente all’ammontare complessivo del versamento dovuto e’ versato dall’impresa appaltatrice o affidataria e dalle imprese subappaltatrici al committente con almeno cinque giorni lavorativi di anticipo rispetto alla scadenza del versamento stesso di cui al successivo articolo 18, comma 1, su specifico conto corrente bancario o postale comunicato dal committente all’impresa affidataria o appaltatrice e da quest’ultima alle imprese subappaltatrici. 4. Il committente che ha ricevuto le somme necessarie all’effettuazione del versamento lo esegue, senza possibilita’ di utilizzare in compensazione proprie posizioni creditorie, entro il termine previsto dall’articolo 18 e con le modalita’ previste dall’articolo 19, in luogo del soggetto che ha effettuato le ritenute ed indicando nella delega di pagamento il codice fiscale dello stesso quale soggetto per conto del quale il versamento e’ eseguito. 5. Entro il termine di cui al comma 3, al fine di consentire al committente il riscontro dell’ammontare complessivo degli importi ricevuti con le trattenute effettuate dalle imprese, queste trasmettono tramite posta elettronica certificata al committente e, per le imprese subappaltatrici, anche all’impresa appaltatrice: a) un elenco nominativo di tutti i lavoratori, identificati mediante codice fiscale, impiegati nel mese precedente direttamente nell’esecuzione di opere e servizi affidati dal committente, con il dettaglio delle ore di lavoro prestate da ciascun percipiente in esecuzione dell’opera o del servizio affidato, l’ammontare della retribuzione corrisposta al dipendente collegata a tale prestazione ed il dettaglio delle ritenute fiscali eseguite nel mese precedente nei confronti di detto lavoratore, con separata indicazione di quelle relative alla prestazione affidata dal committente; b) tutti i dati utili alla compilazione delle deleghe di pagamento necessarie per l’effettuazione dei versamenti di cui al comma 1; c) i dati identificativi del bonifico effettuato ai sensi del comma 3. 6. Nel caso in cui alla data di cui al comma 3 sia maturato il diritto a ricevere corrispettivi dall’impresa appaltatrice o affidataria, quest’ultima puo’ allegare alla comunicazione di cui al comma 5 inviata al committente la richiesta di compensazione totale o parziale delle somme necessarie all’esecuzione del versamento delle ritenute effettuate dalla stessa e dalle imprese subappaltatrici con il credito residuo derivante da corrispettivi spettanti e non ancora ricevuti. Il committente procede al versamento con le modalita’ di cui al comma 4. 7. Le imprese appaltatrici e subappaltatrici restano responsabili per la corretta determinazione delle ritenute e per la corretta esecuzione delle stesse, nonche’ per il versamento, senza possibilita’ di compensazione, laddove entro il termine di cui al comma 3 non abbiano provveduto all’esecuzione del versamento al committente o non abbiano trasmesso la richiesta di cui al comma 6 e non abbiano trasmesso allo stesso i dati di cui al comma 5. 8. I committenti sono responsabili per il tempestivo versamento delle ritenute effettuate dalle imprese appaltatrici e subappaltatrici entro il limite della somma dell’ammontare dei bonifici ricevuti entro il termine di cui al comma 3 e dei corrispettivi maturati a favore delle imprese appaltatrici o affidatarie e non corrisposti alla stessa data, nonche’ integralmente nel caso in cui non abbiano tempestivamente comunicato all’impresa appaltatrice o affidataria gli estremi del conto corrente bancario o postale su cui effettuare i versamenti di cui al comma 3 o abbiano eseguito pagamenti alle imprese affidatarie, appaltatrici o subappaltatrici, inadempienti. 9. Nel caso in cui le imprese appaltatrici o affidatarie e le imprese subappaltatrici non trasmettano entro il termine di cui al comma 3 e con le modalita’ indicate nel comma 5 i dati ivi richiesti ovvero non effettuino i bonifici entro il termine di cui al comma 3 o non inviino la richiesta di compensazione di cui al comma 6, ovvero inviino una richiesta di compensazione di cui al comma 6 con crediti inesistenti o non esigibili, il committente deve sospendere il pagamento dei corrispettivi maturati dall’impresa appaltatrice o affidataria vincolando le somme ad essa dovute al pagamento delle ritenute eseguite dalle imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera o del servizio, dandone comunicazione entro novanta giorni all’Ufficio dell’Agenzia delle entrate territorialmente competente nei suoi confronti. In tali casi e’ preclusa all’impresa appaltatrice o affidataria ogni azione esecutiva finalizzata al soddisfacimento del credito il cui pagamento e’ stato sospeso, fino a quando non sia stato eseguito il versamento delle ritenute. 10. Laddove entro novanta giorni dal termine di cui al comma 3, le imprese appaltatrici o affidatarie e le imprese subappaltatrici effettuino il versamento di cui al comma 3 al committente o richiedano la compensazione di cui al comma 6 e trasmettano i dati richiesti ai sensi del comma 5, il committente procede al versamento delle somme, perfezionando, su richiesta del soggetto che ha effettuato le ritenute, il ravvedimento operoso di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472 e addebitando allo stesso gli interessi e le sanzioni versati. 11. Il committente che ha effettuato il pagamento per conto delle imprese appaltatrici o affidatarie e subappaltatrici comunica entro cinque giorni mediante posta elettronica certificata a queste ultime l’effettuazione del pagamento. Le imprese che hanno provveduto al versamento delle ritenute al committente o a richiesta di compensazione con i corrispettivi maturati nei confronti dello stesso e non hanno ricevuto evidenza dell’effettuazione del versamento delle ritenute da parte di quest’ultimo, comunicano tale situazione all’Ufficio dell’Agenzia delle entrate territorialmente competente nei loro confronti. 12. Le imprese appaltatrici, affidatarie e subappaltatrici possono eseguire direttamente il versamento delle ritenute secondo le procedure previste dagli articoli 17 e 18 comunicando al committente tale opzione entro la data di cui al comma 3 e allegando una certificazione dei requisiti di cui al presente comma, qualora nell’ultimo giorno del mese precedente a quello della scadenza prevista dal comma 3: a) risultino in attivita’ da almeno cinque anni ovvero abbiano eseguito nel corso dei due anni precedenti complessivi versamenti registrati nel conto fiscale per un importo superiore a euro 2 milioni; b) non abbiano iscrizioni a ruolo o accertamenti esecutivi affidati agli agenti della riscossione relativi a tributi e contributi previdenziali per importi superiori ad euro 50.000,00, per i quali siano ancora dovuti pagamenti o per i quali non siano stati accordati provvedimenti di sospensione. 13. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, la certificazione di cui al comma 12 e’ messa a disposizione delle singole imprese dall’Agenzia delle entrate mediante canali telematici e l’autenticita’ della stessa e’ riscontrabile dal committente mediante apposito servizio telematico messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate. 14. Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione sono disciplinate le modalita’ per il rilascio e il riscontro della certificazione prevista dal comma 12; con ulteriori provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle entrate possono essere disciplinate ulteriori modalita’ di trasmissione telematica delle informazioni previste dai commi 5 e 6, alternative a quella di cui al comma 5, che consentano anche il tempestivo riscontro delle stesse da parte dell’Agenzia delle entrate. 15. In deroga alla disposizione di cui all’articolo 17, comma 1, per le imprese appaltatrici o affidatarie e le imprese subappaltatrici di cui comma 1 del presente articolo, e’ esclusa la facolta’ di avvalersi dell’istituto della compensazione quale modalita’ di estinzione delle obbligazioni relative a contributi previdenziali e assistenziali e premi assicurativi obbligatori, maturati in relazione ai dipendenti di cui al comma 1. Detta esclusione opera con riguardo a tutti i contributi previdenziali, assistenziali e ai premi assicurativi maturati nel corso di durata del contratto, sulle retribuzioni erogate al personale direttamente impiegato nell’esecuzione delle opere o dei servizi affidati. 16. Il soggetto obbligato in base alle disposizioni di cui al presente articolo che non esegue, in tutto o in parte, alle prescritte scadenze, il versamento delle ritenute e’ soggetto alla sanzione amministrativa di cui all’articolo 13, comma 1 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471. 17. Chiunque, obbligato in base alle disposizioni di cui al presente articolo, non esegua, in tutto o in parte, alle prescritte scadenze, il versamento delle ritenute, e’ punito ai sensi dell’articolo 10-bis del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, con l’applicazione delle soglie di punibilita’ ivi previste.”. 2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2020. 3. All’articolo 17, comma sesto, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, dopo la lettera a-quater) e’ aggiunta la seguente: “a-quinquies) alle prestazioni di servizi, diversi da quelle di cui alle lettere da a) ad a-quater), effettuate tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attivita’ del committente con l’utilizzo di beni strumentali di proprieta’ di quest’ultimo o ad esso riconducibili in qualunque forma. La disposizione di cui precedente periodo non si applica alle operazioni effettuate nei confronti di pubbliche amministrazioni e altri enti e societa’ di cui all’articolo 17-ter e alle agenzie per il lavoro disciplinate dal Capo I del Titolo II del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276;”. 4. L’efficacia della disposizione di cui al comma 3 e’ subordinata al rilascio, da parte del Consiglio dell’Unione europea, dell’autorizzazione di una misura di deroga ai sensi dell’articolo 395 della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006.