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Gli amministratori di condominio gestiscono importanti capitali, servizi, progetti fiscali e finanziari e sovraintendendo alla corretta manutenzione degli immobili che rappresentano un bene di primario interesse e fonte di tanti sacrifici specie per noi italiani che siamo uno dei popoli più interessati a questa forma di investimento del nostro risparmio. Ma non solo, la casa è spesso un micro cosmo di ricordi ed affetti personali che ne aumenta esponenzialmente il valore.
Anche sulla scorta di tali considerazioni, il nostro Legislatore, nell’ambito della riforma dell’Istituto del Condominio, con la legge 220/2012, ha ridisegnato la figura dell’amministratore di condominio proprio partendo dalla formazione ed aggiornamento professionale e dalla reputazione dello stesso.
Nell’articolo 71 bis delle disposizioni di attuazione al codice civile è stato esplicitamente previsto che, per ricoprire la carica di amministratore di condominio, occorre il godimento dei diritti civili, non essere stato interdetto o inabilitato, unitamente a dei requisiti di “onorabilità” e “professionali”.

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